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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Sos da Scampia: la palestra Maddaloni è a rischio chiusura

Giovanni, padre del judoka olimpionico Pino: "Con i miei figli e con i volontari posso sostenere l'organizzazione di corsi ma i costi di gestione vanno ben oltre le mie possibilità. Niente sponsor"

Senza sponsor si chiude la palestra di Scampia. È questo l'allarme lanciato da Giovanni Maddaloni, padre del judoka olimpionico Pino che da anni gestisce il centro sportivo Star Judo Club, uno dei pochi punti di aggregazione sociale nel quartiere della periferia di Napoli. Le iniziative messe in campo da Maddaloni, per lo più gratuitamente, coinvolgono centinaia di alunni provenienti dalle scuole della zona ma anche famiglie del quartiere, detenuti minorenni in attesa di giudizio, detenuti maggiorenni in affido, profughi ed extracomunitari, non vedenti e disabili.

"Prendo pochi euro solo dai giovani del quartiere e dai genitori che frequentano la palestra portando con loro i figli che fanno judo gratuitamente - spiega Maddaloni - le altre iniziative sono finanziate da sponsor e dall'assessorato allo sport al comune di Napoli che in un suo progetto mi permette di coinvolgere 108 bambini a rischio". Nella palestra vengono organizzati, sempre gratuitamente, degli ambulatori medici per le famiglie meno abbienti.

"Con i miei figli e con i volontari posso sostenere e garantire a tutti l'organizzazione di corsi ma i costi di gestione vanno ben oltre le mie possibilità e se chiedessi soldi a questa gente sono sicuro che li perderei. Avevo avuto l'impegno di alcuni sponsor - dice amareggiato Maddaloni - ma mi hanno abbandonato. Si fa un gran parlare di Scampia, ma a parte le parole qui servono atti concreti. A chi può chiedo aiuto. A chi può chiedo di essere al mio fianco per salvare la mia palestra ed i miei ragazzi". (Ansa)

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