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Giustizia per Antonio Landieri, disabile ucciso dalla camorra: cinque arresti

In manette gli autori dell'agguato in cui il 25enne, nel 2004, venne freddato con due colpi perché scambiato per uno spacciatore

In cinque, appartenenti alla fazione camorristica degli Scissionisti, sono stati arrestati dalla polizia perché ritenuti responsabili della morte di Antonio Landieri.

Vittima innocente della camorra, aveva 25 anni quando – il 6 novembre del 2004 – fu ucciso con due proiettili alla schiena in un agguato ai Sette Palazzi. Si tratta della prima persona con disabilità ammazzata per errore dai clan: era stato scambiato per uno spacciatore della zona. Anche i cinque amici che erano con lui vennero feriti alle gambe. A causa della sua disabilità motoria, non riuscì come gli altri a sfuggire ai killer.

Le indagini della Dda, svolte dalla Squadra Mobile, sono riuscite finalmente ad accertare le responsabilità e le dinamiche criminali alla base di uno degli episodi più tristi della faida di Scampia. Gli arrestati dovranno rispondere di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, reati aggravati dal metodo mafioso.

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